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Per rilanciare la lettura? Capovolgere il punto di vista

La promozione della lettura in tv è un flop dietro l’altro: idee vecchie e strategie sbagliate.  Per questi fallimenti, in molti ambienti, anche giovanili, la lettura è considerata un hobby come un altro, non uno strumento per superare i limiti delle esperienze personali, cioè, in definitiva, uno strumento per vivere meglio.
Una soluzione? Capovolgere le leve della promozione. Chi la promozione la fa sul serio, giocandosi un capitale (quindi non gli impiegati della tv), sa che il grande pubblico si interessa ad un oggetto, e poi lo compra, se gli mostri a lungo quello che può farci, se gli mostri che è uno strumento utile e versatile. Lo compra non per quello che fa l’oggetto in sé, ma per quello che può farci lui, l’acquirente.
Proprio la tv è il mezzo di massa migliore per coinvolgere nuovo pubblico, con un po’ di glamour, di provocazione, di agonismo o di antagonismo (Masterchef insegna, o no?).
Per passare dagli appassionati al grande pubblico la comunicazione in tv dovrebbe passare dallo strumento, all’uso dello strumento. Dall’oggetto, all’uso dell’oggetto. E’ molto più faticoso, ma è così che funzionano le vere campagne di advertising.
Così è stato per i computer (da pochi smanettoni a mezzo mondo) e così può essere per promuovere i libri e per la lettura in genere: valore d’uso e glamour.
Invece? Invece questa idea non scatta tra gli addetti ai lavori. Per loro, il valore implicito della lettura è così scontato che non serve parlarne. Invece è vero il contrario.
Da: http://firstmaster.it/per-rilanciare-la-lettura-capovolgere-il-punto-di-vista/

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